Consulenza del lavoro

 

I settori in cui operiamo riguardano qualsiasi tipo di impresa, dalla medio-piccola alla grande, appartenente a qualunque settore produttivo, grazie alla pluriennale esperienza che, nel tempo, ci ha permesso di operare su una vasta gamma di contratti collettivi stipulati in ambito nazionale e nelle varie realtà aziendali.

Lo studio si occupa della completa gestione del rapporto di lavoro, dalla fase della sua costituzione e fino alla sua estinzione, ed è in grado di gestire anche operazioni delicate, quali l’assistenza in sede ispettiva ed il contenzioso, in particolare nella rappresentanza dell’azienda in vertenze extragiudiziali ed in sede di arbitrato, per questioni promosse da lavoratori dipendenti, autonomi e lavoratori atipici.

Forniamo inoltre consulenza su singole problematiche o per singoli adempimenti richiesti alle aziende dagli organi designati, in materia di lavoro.

Il campo di azione specifico dello studio riguarda:

CONSULENZA CONTRATTUALE
Gestione dei diversi tipi di CCNL
Applicazione della normativa anche per contrattazione con le varie associazioni di categoria

CONSULENZA PREVIDENZIALE ED ASSISTENZIALE
Inquadramento previdenziale delle aziende
Inquadramento INAIL e valutazione dei rischi
Contenzioso INPS ed INAIL
Consulenza pensionistica

CONSULENZA GIURIDICA
Applicazione della normativa in vigore in materia di lavoro
Stesura contratti individuali di lavoro
Assistenza nel campo della normativa disciplinare (provvedimenti e contestazioni)
Gestione delle vertenze individuali di lavoro con assistenza diretta del cliente nella contrattazione presso gli Uffici del Lavoro o in sede extragiudiziale

CONSULENZA SINDACALE
Trattative
Contrattazione per cessione di ramo d’azienda
CIG ordinaria e straordinaria
Mobilità

Il Centro Servizi interno di Studio Celona, si occupa direttamente, attraverso il proprio personale specializzato, di:
Elaborazione dei cedolini
Prospetti contabili: prima nota, ratei e TFR
Adempimenti annuali: CU, 770, autoliquidazione INAIL
Elaborazione budget aziendali
Gestione pratiche di collocamento: assunzioni, trasformazioni e cessazioni
Gestione degli infortuni

Siamo lieti di segnalare alcune importanti novità in merito alla legge di bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) in tema di riscossione tributaria che vede l'introduzione di importanti novità e agevolazioni per la vostra attività. Di seguito abbiamo elaborato, come nello stile del nostro studio e certi di farvi cosa gradita, una sintesi dei provvedimenti così da rispondere alle più comuni domande di chiarimento.

Il nostro studio rimane inoltre a vostra disposizione per l’eventuale attività operativa che sarà avviata solo previo preventivo di spesa elaborato su ogni singola richiesta e in base a specifici parametri.

La normativa ha introdotto, tra le altre, tre misure molto importanti:

1) Definizione agevolata per i debiti contenuti nei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (c.d. Rottamazione quater).

La disposizione prevede la facoltà, per il contribuente, di estinguere i debiti iscritti a ruolo senza corrispondere le somme affidate allʼAgente della riscossione a titolo di interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio, anche se ricompresi in precedenti misure agevolative di cui si è determinata l’inefficacia.

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della strada (tranne le sanzioni irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), la “Definizione” si applica limitatamente agli interessi, comunque denominati, e alle somme maturate a titolo di aggio.

Per aderire alla Definizione agevolata, entro il 30 aprile 2023, bisognerà presentare una dichiarazione di adesione esclusivamente in via telematica, e gli importi dovuti potranno essere pagati:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
  • oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni), di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute, le restanti rate invece di pari importo.

2) Definizione agevolata degli avvisi bonari con sanzioni ridotte al 3%

Per le comunicazioni di irregolarità (c.d. Avvisi Bonari) che riguardano le dichiarazioni relative agli anni 2019, 2020 e 2021, è stata introdotta la possibilità di definizione agevolata delle rateazioni in corso al 1° gennaio 2023 e l’estensione da 8 a 20 rate trimestrali dei piani di rateazione dei debiti emergenti dal controllo delle dichiarazioni.

Con la definizione agevolata passano dal 10 al 3% le sanzioni dovute sulle imposte non versate o versate in ritardo: le imposte, i contributi previdenziali, gli interessi e le somme aggiuntive sono dovuti per intero, mentre le sanzioni potranno essere ricalcolate nella misura del 3% delle imposte non versate o versate in ritardo.

In particolare, rientrano nel perimetro dell’agevolazione le comunicazioni per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto alla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2023 (1° gennaio 2023), ossia le comunicazioni già recapitate per le quali, alla stessa data, non è ancora scaduto il termine di 30 giorni (90 giorni in caso di avviso telematico) per il pagamento delle somme dovute o della prima rata e le comunicazioni recapitate dopo il 1° gennaio 2023.

Ammesse anche le rateazioni regolarmente intraprese in anni precedenti (a prescindere dal periodo d’imposta), per le quali, al 1° gennaio 2023, non si è verificata alcuna causa di decadenza. In questo caso, l’agevolazione consiste nella rideterminazione delle sanzioni in misura pari al 3% dell’imposta (non versata o versata in ritardo) che residua dopo aver considerato i versamenti rateali eseguiti fino al 31 dicembre 2022.

3) Stralcio dei debiti iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 di importo residuo fino a mille euro.

L’articolo 1, commi 222-230, della Legge n. 197/2022 prevede l’annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti affidati all’agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a mille euro.

L’importo viene calcolato dalla data di entrata in vigore della Legge ed è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

La Legge prevede, inoltre, che gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, possano stabilire di non applicare lo “Stralcio” (cd. annullamento parziale) e, quindi, di evitare l’annullamento automatico previsto, adottando uno specifico provvedimento e comunicandolo all’agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023."

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